ALTEZZA: essenza arbustiva, 3/4 m anche fino a 5/6 m
FOGLIAME: deciduo, pianta spinosa
FIORITURA: aprile-maggio, fiore bianco, abbondanti frutti rossi
ECOLOGIA: Crataegus monogyna è una specie eliofila, tollerante rispetto al suolo, terreno da asciutto a umido
IMPIEGHI: colonizzatrice, recupero ambientale, alimentazione avifauna, siepi rustiche, barriere spinose, portinnesto fruttiferi, fitomedicale
VEDI ANCHE : Crataegus laevigata paul scarlet, Crataegus carrieri lavallei,



LOG piante in vivaio 300X65


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona

Il Crataegus monogyna, o biancospino, è una specie colonizzatrice con buona capacità di attechimento e pertanto si presta ad essere impiegata negli interventi di recupero ambientale con tecniche di ingegneria naturalistica.
(nella foto palificate di sostegno per l'inserimento paesaggistico della pista da bob delle olimpiadi TORINO 2006)


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona 

Nelle opere di sostegno di ingegneria naturalistica, come le palificate, la vegetazione sostituisce nel tempo l'effetto strutturale del legname.
In particolare i salici, molto interessanti nelle fasi iniziali, tendono a perdersi successivamente.
Specie più longeve come il Crataegus monogyna le possono sostituire nel tempo.


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona 

Particolare del biancospino su palificata della foto precedente a distanza di dodici anni dalla realizzazione dell'opera.
(interventi di consolidamento e realizzazione di passaggi pedonali a DOGLIANI - CN)


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona 

La vegetazione fitta e spinosa del biancospino lo rende interessante per realizzare quinte o barriere vegetali impenetrabili sostituive od integrative di recinzioni.
Anche in inverno la struttura della pianta costituisce un'accettabile barriera visiva.


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona 

La bella e profumata fioritura primaverile con la intensa baccatura autunno-invernale costituiscono elementi che ne aumentano notevolmente l'interesse anche in contesti urbani dove la componente estetica assume maggiore rilevanza.   


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona 

Le buone caratteristiche di attecchimento del biancospino rendono possibile l'impiego di piante di taglie assai diversificate: dal piccolo vaso forestale alla zolletta formata.


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona
Esempio di impiego del Crataegus monogyna nella realizzazione di una siepe di bassa taglia nella piazza della Basilica superiore di Assisi.
In questo caso la fitta sepe di biancospino deve impedire l'accesso dei numerosissimi turisti alla zona inerbita delimitata dalla siepe stessa.


Crataegus monogyna - biancospino, forestale autoctona

In questa foto è possibile notare la risposta del Crataegus monogyna a forti stress idrici: la pianta tende a disseccare le foglie mantenendo una buona vitalità e la capacità di rivegetare appena le condizioni sono più favorevoli.


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