CARATTERISTICHE: pianta erbacea perenne abbastanza rustica, può resistere ai - 6°C
ALTEZZA : Erigeron karviskianus raggiunge 20/25 cm, ricadente
FIORITURA: prolungata da aprile a ottobre, fiori bianchi o bianchi rosati
MESSA A DIMORA: pacciamatura con antialga sconsigliata, attenzione a eccessi idrici
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L'Erigeron karviskianus predilige un habitat come muri, rupi e rocce.
Accontentandosi, quindi, di un pugno di terra può essere impiegata nei giardini rocciosi, nella decorazione di muretti a secco, nella coltivazione in vaso.
Vive bene in posizioni soleggiate e in terreni ben drenati anche con scarso potere nutritivo.
Ha una grande capacità di autodisseminazione e in Italia si è naturalizzata, dove ben esposta, fino a 600 m di altitudine e si è spinta fino alle zone litoranee tanto da essere segnalata come specie potenzialmente invasiva.
L'Erigeron karviskianus si presenta come una folta massa di foglie trilobate da cui spuntano piccoli capolini simili a margherite di colore variabile dal bianco al rosa fino al rosso a fine stagione. La fioritura è ininterrotta dalla primavera all'autunno.
Gradisce una drastica potatura a fine estate, per accentuare la ripresa della fioritura dopo l'estate.
Curiosità: il nome erigon deriva o dalla combinazione di erion dal greco "lana" e gerere dal latino "portare" per via della pelosità della pianta. L'attributo specifico kraviskianus è in onore del bavarese Karwinski Von Karwin (1855) esploratore dell'America tropicale.
Esempio di impiego del Erigeron karviskianus in fioriere per la realizzazione di Distanziatori verdi per un dehors a Torino (sicurezza da Covid19).
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